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Gli oli essenziali

Gli oli essenziali rappresentano la parte più regale della pianta, vengono prodotti nel citoplasma da cellule specializzate associate agli organi secretori (peli ghiandolari, tasche secretrici, canali secretori) e sono raccolti all'interno delle cellule vegetali sotto forma di minuscole goccioline dentro cavità rotondeggianti dette vacuoli. Possono trovarsi in diverse strutture della pianta (fiori, foglie, frutti, corteccia, legno, rami, steli, radici e rizomi, gemme, resina) alla quale conferiscono l'odore caratteristico.

Gli oli essenziali presentano tre distinte modalità di azione:

Effetto farmacologico: mutamenti chimici che avvengono quando un olio essenziale entra in circolo e reagisce con ormoni, enzimi ecc.
Effetto fisiologico: modalità con cui l'olio essenziale influisce sui sistemi del corpo, esplicando la propria azione.
Effetto psicologico: si determina ogni volta che un olio essenziale viene inalato e l'individuo reagisce al suo odore.

L'olio essenziale agisce unendo sempre due sue proprietà: alto potere di penetrazione transcutaneo ed elevata volatilità. In questo modo la sua azione è sempre il risultato di effetti fisici uniti a quelli psicologici. A questo si deve unire un'alta capacità battericida e/o batteriostatica che si esplica sia all'interno dell'organismo che sulla cute. L'applicazione degli oli essenziali per uso aromaterapico riguarda:
Cute e suoi annessi: i problemi di pelle rappresentano spesso la manifestazione superficiale di uno stato patologico profondo (tossine, squilibrio ormonale, problemi nervosi ed emotivi); gli oli essenziali sono particolarmente adatti a questo tipo di problema grazie alla loro versatilità, ovvero alla capacità di svolgere molteplici azioni:
          - antisettica; per tagli, punture di insetti, macchie ecc. (es. lavanda, limone, tea tree, eucalipto, timo, salvia)
          - antinfiammatoria; per eczemi, ferite, contusioni ecc. (es. lavanda, camomilla)
          - fungicida (ad esempio lavanda, tea tree, patchouly)
          - cicatrizzante; per ustioni, tagli, cicatrici, smagliature (es. lavanda, camomilla, neroli, geranio)
          - deodorante; per eccessiva sudorazione (es. bergamotto, lavanda, ginepro, cipresso)
          - parassiticida; per pidocchi, pulci, acari, zanzare (es. citronella, lavanda, geranio, eucalipto)
Circolazione, muscoli e articolazioni: gli oli essenziali penetrano facilmente nel circolo sanguigno attraverso la pelle e le mucose, influenzando il carattere generale della circolazione: gli oli dotati di effetti rubefacenti determinano un miglioramento della circolazione a livello locale, producono una sensazione di calore e iperemia (arrossamento) sulla superficie della pelle e possono procurare un considerevole lenimento del dolore grazie alla loro azione analgesica e desensibilizzante; inoltre possono alleviare le infiammazioni locali liberando nel corpo dei mediatori in grado di provocare un'espansione dei vasi sanguigni, così da consentire al sangue di circolare più celermente e ridurre la tumefazione. In questi casi parleremo di oli essenziali ad azione:
          - rubefacente; per reumatismi articolari, rigidità muscolare ecc. (es. ginepro, rosmarino, eucalipto, lavanda, menta piperita)          - stimolante linfatica; per cellulite, ritenzione idrica ecc. (es. ginepro, limone, finocchio, geranio, rosmarino, arancio)
          - tonica circolatoria e astringente (es. cipresso, limone, arancio, rosmarino, salvia sclarea)
Sistema respiratorio: l'inalazione è un metodo molto efficace per sfruttare le proprietà degli oli essenziali in quanto, anche se dopo essere giunta nei bronchi la maggior parte sarà esalata direttamente dai polmoni, essi causano comunque un aumento della secrezione bronchiale (come reazione di difesa) che è benefica per molte affezioni respiratorie. Gli oli essenziali attivi sul sistema respiratorio sono dotati di azione:
          - espettorante; per catarro, sinusite, tosse ecc. (es. eucalipto, timo, sandalo, finocchio)
          - balsamica; per raffreddori, congestioni, colpi di freddo ecc. (es. eucalipto, menta piperita, pino, lavanda, timo)
          - antisettica; per mal di gola, raffreddore ecc (es. timo, salvia, eucalipto, pino, tea tree)
Sistema digerente: alcuni oli essenziali possono alleviare alcuni disturbi del sistema digerente in seguito ad applicazione esterna, veicolati in un olio vegetale e massaggiati con movimenti circolari sull'addome; le principali azioni svolte sono di tipo antispasmodico e carminativo in caso di dolori, tensioni addominali e dispepsia. Esempi di oli essenziali attivi in tal sono camomilla, finocchio, melissa, salvia sclarea, menta piperita ecc.
Sistema nervoso: ciascun olio essenziale riesce ad apportare i propri benefici effetti sul sistema nervoso attraverso l'odore che emana, che influenza l'umore e lo stato psicologico del soggetto. La cavità nasale, infatti, è ricca di terminazioni nervose olfattive, dove lo stimolo odoroso viene trasformato in impulsi elettrici che sollecitano l'apparato nervoso. Tuttavia termini come "rilassante" e "eccitante" hanno più spesso a che fare con la descrizione degli odori e della risposta emotiva che non con l'effetto fisiologico, sebbene i due aspetti siano strettamente correlati. Gli oli essenziali attivi sul sistema nervoso sono dotati di proprietà:
          - rilassante; per tensione nervosa, stress, insonnia ecc. (es. camomilla, lavanda, melissa, limone, bergamotto)
          - stimolante; per affaticamento nervoso, astenia ecc. (es. menta piperita, ylang yalng, neroli, rosmarino)
          - tonica; per rafforzare il sistema nervoso in generale (es. camomilla, salvia sclarea, lavanda, rosmarino)

Prima di utilizzare gli oli essenziali è sempre consigliabile consultare il parere di un esperto in aromaterapia, e in ogni caso, occorre adottare alcune essenziali precauzioni quali: acquistare oli essenziali puri al 100%; verificare eventuali allergie se si utilizza un olio essenziale per la prima volta (applicarne una goccia nella piega interna del gomito e attendere qualche minuto per accertarsi che non si verifichino arrossamenti e irritazioni); non utilizzarli puri ma sempre diluiti in un olio vegetale e in basse concentrazioni; non applicarli puri sulle mucose ed evitare il contatto con gli occhi; conservarli in un luogo fresco, in barattoli di vetro scuro ben chiuso per proteggerli da fenomeni ossidativi; tenerli fuori dalla portata dei bambini.

Gli oli essenziali possono essere impiegati in modo semplice ed efficace in svariate modalità che ne sfruttano le proprietà cosmetiche e aromaterapiche: massaggi localizzati o estesi a tutto il corpo; docce e bagni aromatici; maniluvi e pediluvi; trattamenti per i capelli; maschere e applicazioni su viso e corpo.
Massaggio: rappresenta la forma più diffusa di trattamento in quanto unisce agli effetti benefici dei movimenti propri del massaggio sulla parte del corpo trattata, la valenza terapeutica specifica di ogni olio essenziale utilizzato; inoltre l'applicazione sulla pelle attraverso manovre di massaggio facilita l'assorbimento e la penetrazione delle essenze. Può essere effettuato localmente o esteso a tutto il corpo. Il contenuto di oli essenziali da veicolare in olio vegetale generalmente è compreso tra l'1 e il 3%, a seconda del tipo di disturbo. In linea di massima, 20 gocce di olio essenziale equivalgono ad un millilitro, quindi per 100ml olio base verranno aggiunte dalle 20 alle 60 gocce (3-5 gocce per un cucchiaio da tavola).
Preparati per la cura della pelle e dei capelli: poche gocce di olio essenziale possono essere aggiunte ad un olio nutriente (jojoba, avocado, rosa mosqueta ecc.), crema neutra, lozione, oppure ad una maschera di base (composta ad esempio da argilla, miele o farina d'avena). Con tali preparati possono essere trattate varie problematiche riguardanti la pelle del viso e del corpo (pelle grassa e impura, arrossamenti, eczemi, dermatiti, rughe di espressione, cicatrici, smagliature ecc.). Per i trattamenti viso si devono utilizzare basse percentuali di olio essenziale (1-3%) e solo per preparazioni estemporanee. Un delicato movimento circolare delle dita è spesso sufficiente a far assorbire gli oli. Anche i capelli possono trarre giovamento dall'aggiunta di alcune gocce di olio essenziale all'acqua destinata al risciacquo finale oppure ad uno shampoo delicato. Possono anche essere preparati impacchi nutrienti per la cute a base ad esempio di olio di mandorle o olio di jojoba, oppure lozioni sebo equilibranti o antiforfora.
Bagni: il bagno aromatico rappresenta uno dei modi più semplici e gradevoli di utilizzo. Gli oli essenziali non sono miscibili con l'acqua e quindi tendono a formare gocce in superficie o sul fondo, entrando poi in contatto con pelle e mucose sostanzialmente puri. È dunque necessario, prima di aggiungere gli oli scelti all'acqua della vasca, diluirne qualche goccia in un disperdente, utilizzando ad esempio del sale marino integrale (già di per sé disintossicante e drenante), miele (idratante e lenitivo), o un sapone liquido neutro. In genere si utilizzano 12 gocce di olio essenziale per un bagno aromatico, ma la quantità può variare a seconda del potenziale irritante dell'olio usato; sono comunque da evitare oli essenziali particolarmente irritanti per le mucose. Oltre ai benefici effetti rilassanti e tonificanti, i bagni aromatici possono essere utili anche per alleviare disturbi quali irritazioni cutanee, tensione nervosa, dolori muscolari, mal di testa, problemi circolatori, ritenzione idrica. Con le stesse modalità appena descritte per i bagni aromatici è possibile fare pediluvi o maniluvi.
Diffusione nell'ambiente: un modo gradevole di profumare la stanza consiste nell'impiego di un vaporizzatore per aromi, o diffusore aromatico, oppure versando qualche goccia di olio essenziale nella vaschetta dell'acqua del calorifero. Si possono in tal modo creare atmosfere diverse, rilassanti o tonificanti, tenere lontano gli insetti, purificare l'aria da odori sgradevoli, contribuire a tenere l'ambiente libero da germi; possono anche essere utilizzati in camera da letto, durante la notte, per favorire la respirazione o per conciliare il sonno.
Inalazioni: metodo molto utile in caso di sinusite, infezioni della gola e del petto; si versano 5 gocce di olio essenziale (es. eucalipto, timo, menta piperita) in un recipiente di acqua molto calda e, coprendo la testa e il recipiente con un panno, se ne respira il vapore per un minuto, ripetendo più volte. Si può inalare una certa quantità di oli essenziale anche facendo un lungo bagno caldo, respirando i vapori dell'acqua, anche se ovviamente in questo caso la quantità di olio essenziale non sarà concentrata.
 

LE NOTE DEGLI OLI ESSENZIALI

Gli oli essenziali vengono classificati in tre diversi gruppi a seconda del loro grado di volatilità, ovvero della persistenza del loro aroma; essi infatti si differenziano per la velocità con cui l'olio tende ad evaporare se esposto all'aria: essenze altamente volatili come il basilico o l'eucalipto evaporano molto velocemente; al contrario, le essenze a bassa volatilità, quali l'incenso o il patchouli, evaporando molto lentamente, hanno una fragranza persistente e vengono utilizzate per mantenere più a lungo l'aroma di quelle più volatili.

Questa classificazione discende dall'intuizione che ebbe nel secolo XIX il francese Piesse, il quale associò il concetto di armonia musicale al campo della profumeria, classificando le essenze proprio in base alla loro volatilità ed equiparandole alle note della scala musicale. Oggi, di quella dettagliata classificazione rimangono i tre grandi gruppi delle note di testa (alte), di cuore (medie) e di base (basse), che sono poi quelli fondamentali per le creazioni dei profumieri: un profumo che non contenga tutte e tre le note non possiede la giusta armonia; questa teoria è applicabile anche all'aromaterapia e ai rimedi personalizzati.

La volatilità determina uno sviluppo temporale del profumo secondo la piramide olfattiva: le note di testa sono le prime ad essere percepite ma anche le prime a volatilizzarsi, seguono le note di cuore ed infine, dopo alcune ore, quelle di base.

Note di testa: vi appartengono gli oli essenziali estremamente volatili, che evaporano molto rapidamente, la cui fragranza, in genere molto fresca e spesso dai toni fruttati, risulta immediatamente percepibile; esempi di oli essenziali che appartengono a questa categoria sono: arancio, bergamotto, limone, pompelmo, mandarino, eucalipto, menta, tea tree oil, litsea. Essi agiscono rapidamente e in genere hanno un'azione stimolante.

Note di cuore: sono le note più potenti, quelle che creano la scia o appunto il "cuore" di un profumo. Vi appartengono gli oli essenziali moderatamente volatili, percepibili dopo la prima impressione ricevuta dalla nota di testa; sono caratterizzati da una fragranza morbida e intensa, spesso dai toni floreali quali camomilla, lavanda, neroli, rosa, gelsomino, geranio, ylang-ylang, melissa, mirto, salvia sclarea. Le essenze che rientrano in questo gruppo hanno in genere effetti riequilibranti.

Note di base: vi appartengono gli oli essenziali poco volatili, che emergono più lentamente ma che permangono a lungo, caratterizzati da una fragranza in genere molto intensa, calda e penetrante; fanno parte di questa classe la maggior parte degli oli essenziali estratti da legni, resine e spezie, quali legno di cedro, sandalo, incenso, patchouly, mirra. Essi hanno generalmente effetti rilassanti

fonte : Alkemilla https://www.alkemillacosmetici.it/it/content/11-gli-oli-essenziali

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